La chirurgia dell'orecchio comprende differenti procedure volte a migliorarne la morfologia e l’impatto estetico, quali il riposizionamento di orecchie prominenti, cosiddette a sventola, in una posizione più naturale, ricreando una piacevole morfologia del padiglione auricolare, la riduzione di orecchie/lobi grandi e la correzione della schisi, ovvero la divisione in due parti del lobo auricolare.

Nel caso dell’otoplastica, problematica più diffusa e frequente, la valutazione si basa sull'aspetto e sulla posizione delle orecchie, nonché sulla quantità di pelle e cartilagine che deve essere rimossa. 

E’ evidente che il problema delle orecchie a sventola non influisce sulla loro funzionalità, tuttavia, dal punto di vista estetico, può diventare fonte di disagio psicologico da non sottovalutare a qualsiasi età. 

La problematica è spesso è causato da una malformazione della cartilagine del padiglione auricolare che, essendo priva di una plica chiamata antelice, anziché piegarsi a forma di conca rimane diritta e sporgente.

La schisi del lobo auricolare si verifica invece a causa di lacerazioni, ferite, traumatismi o a seguito dell’uso continuativo di orecchini pesanti.

TI DESCRIVO L’INTERVENTO

L’otoplastica prevede la rimozione, tramite incisioni nascoste dietro la piega dell’orecchio, di pelle e di una parte di cartilagine a livello della zona interessata. In seguito rimodello e definisco il padiglione auricolare tramite suture interne non riassorbibili. 

Esistono moltissime tecniche efficaci che garantiscono stabilità di risultato;  nel corso degli anni ho adattato sempre più la mia arte chirurgia alle esigenze di ogni singolo caso, tenendo conto di molti aspetti, fra cui la forma delle orecchie, la loro dimensione in relazione al volto, il risultato che desidero raggiungere, cercando di soddisfare in modo accurato le tue aspettative. Voglio ricordarti che per me otoplastica non significa soltanto avvicinare le tue orecchie alla testa, ma rendere allo stesso tempo armoniosa e proporzionata la loro forma.

La correzione della schisi dell’orecchio mi consente invece di ripristinare nuovamente la continuità dell’orecchio diviso in due parti tramite un minimo accesso chirurgico.

SEI TU LA GIUSTA PAZIENTE? SEI TU IL GIUSTO PAZIENTE?

L’otoplastica può essere praticata a qualsiasi età, anche nei bambini ove sia stato completato il pieno sviluppo dell’orecchio, al 6°-7° anno di età, valutando accuratamente l’effettiva problematica ed i benefici dell’intervento, in modo che il piccolo paziente non debba esporsi allo stress psicologico della presa in giro da parte dei suoi compagni di scuola. 

Più frequentemente i miei pazienti, di qualsiasi genere, hanno un’età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Spesso le pazienti di sesso femminile che si rivolgono a me usano portare i capelli lunghi o pettinati in un certo modo per nascondere il difetto estetico, evitando rigorosamente di raccoglierli con coda di cavallo, treccia o chignon.

A volte, la problematica è monolaterale con evidente asimmetria della forma delle orecchie.

I pazienti che presentano la schisi dell’orecchio hanno una fascia di età molto variabile, a volte si rivolgono a me per correggere problematiche acute date da ferite o traumi, ma più frequentemente dovute a tessuti danneggiati nel tempo da orecchini pesanti e/o invecchiamento.

LE TUE GIUSTE MOTIVAZIONI

Ciò che spinge un paziente a sottoporsi ad un intervento è sicuramente un forte disagio psicologico dovuto ad una non accettazione della morfologia estetica delle sue orecchie.

Se da tempo fai fatica ad ammirarti allo specchio senza notare quella prominenza o sei costretto a pettinarti in modo da nascondere le tue orecchie a sventola anche per paura del giudizio altrui, è giunto il momento di valutare insieme la migliore soluzione.

In visita noto spesso anche in età scolare una palese componente psicologica di imbarazzo e vergogna nell’esporsi in pubblico e nell’interazione sociale, in questi casi ritengo giusto dialogare approfonditamente con la piccola/il piccolo paziente e con i suoi genitori per comprendere se è davvero il momento giusto di agire.

SCEGLI IL TUO TEMPO

Il tuo stato generale di salute è un fattore importante per la buona riuscita dell’intervento, anche considerando il tuo stile di vita e le tue attività.

Bisogna considerare che sono necessarie circa due settimane per poter tornare alla tua vita quotidiana e circa quattro/sei settimane per tornare ad una vita più attiva, compreso lo sport. 

LA TUA EVOLUZIONE

I risultati ottenibili con l’otoplastica sono definitivi e stabili nel tempo. 

I tempi di recupero sono abbastanza rapidi, nei primi giorni potrai avvertire fastidio e gonfiore che si affievoliscono nel giro di una settimana.

Al termine della rimozione dei punti, dopo circa due settimane dall’intervento, prescrivo l’applicazione di una fascia elastica da indossare per un mese sia di giorno che di notte, per mantenere in sede la cartilagine rimodellata ed evitare traumatismi e pieghe inavvertite all’orecchio, soprattutto durante il sonno.

Nei primi mesi post-chirurgici la nuova forma dell’orecchio viene mantenuta grazie a particolari suture interne che lasceranno poi spazio ai tuoi normali processi di cicatrizzazione. Solitamente le cicatrici sono limitate ed invisibili e ti indicherò come curarle con l’ausilio di massaggi e prodotti specifici.

Nel caso della correzione della schisi del lobo, il tuo decorso sarà molto più rapido in quanto dopo due settimane potrai tornare alla tua vita quotidiana e dopo 3 mesi dall’intervento sarà nuovamente possibile realizzare il foro e tornare ad indossare orecchini.

Chirugia dell’Orecchio